sabato 24 novembre 2012

Fozza, Saru, ca cc'ià fai.

Altre tre belle sorprese di Rosario Crocetta:
1) 7 donne in un Giunta di 12 componenti;
2) tra esse una ventinovenne;
3) dopo Franco Battiato, anche il prof. Zichichi.

Per Andrea


Il 20 novembre un ragazzino di 15 anni si è suicidato.
È capitolato davanti alle derisioni, alle offese, all'isolamento dei suoi coetanei perché era o appariva gay.
Anche coloro che lo hanno fatto soffrire fino al punto di indurlo a scegliere la morte erano ragazzini di 15 anni.
La nostra Festa del Libro si differisce da tutte le altre che si svolgono in Italia perché è rivolta ai quindicenni: gli adulti regalano il loro libri perché siano donati in regalo ai ragazzi di questa età. Una forma di investimento per costruire un futuro più colto, più gentile, meglio attrezzato per comprendere il prossimo, un futuro liberato dalla rozzezza, dalla grettezza, dalla stupidità dell’idea della differenza tra “superiori” e “inferiori”.
Non avrebbe senso donare un libro senza sperare che serva anche a questo.
Per questa ragione la Festa di quest’anno sarà dedicata ad Andrea. Per potere parlare del diritto di ognuno di vivere come desidera e della disperata imbecillità di chi vorrebbe impedirlo.

venerdì 16 novembre 2012

BUON GIORNO, BELLA ITALIA PRESENZA ROSA GARANTITE NEI CONSIGLI E NELLE GIUNTE


 

La Camera ha approvato definitivamente il testo della legge, già approvata in Senato, che assicura il riequilibrio per una pari opportunità di genere in consigli e giunte degli enti locali, nei consigli regionali e nelle commissioni di concorsi pubblici.

Il testo prevede, tra l'altro, per i comuni sopra i 15mila abitanti, la decadenza delle liste che non rispettano le quote rosa oltre che la 'par condicio rosa' per le presenze in tv in campagna elettorale.

In tutti i comuni in cui si voterà nel 2013 compresa Roma, si voterà con la doppia preferenza e le giunte dovranno essere costituite con le nuove norme paritarie.
Una splendida giornata per l’Italia e la democrazia Grazie al meccanismo della doppia preferenza di genere e al limite dei 2/3 per la presenza di uno dei due generi, la presenza delle donne non sarà più un’eccezione ma diventerà la normalità".

mercoledì 14 novembre 2012

Un amore senza tempo



Avevo una donna,
era un angelo senza le ali
che teneva caldo il mio cuore
ma ora è volata via
ma non sono triste...
so che sta aspettandomi
e nel frattempo
sto imparando canzoni nuove
da cantare ancora insieme
in un nuovo inno all’amore.

Questa struggente poesia è stata scritta da Rosario Marzo nel 2002, tre anni dopo la “partenza” della sua amata Pinuccia.
Ne ha scritte tante altre su di lei e altre continua a scriverne. Se ne avrete l’opportunità leggetele tutte. In questo libro ne troverete cinquanta.
Vi stupirete di scoprire che il motivo prevalente è proprio questo: la fiducia che la rivedrà, l’ansia di essere all’altezza, a momento dell’incontro.
Egli le si rivolge, le parla, dialoga con lei, le racconta gli accadimenti quotidiani, tutti stravolti, adesso che non c’è lei.
E col pensiero la segue, e vuole sapere come trascorre il tempo, se è sempre vicina a Lui, se anche là la campagna è bella come quella iblea, se anche là il sole illumina e riscalda,se anche là si canta per amore e le farfalle danzano per gli innamorati.
E le chiede sempre “perché?”. Perché è accaduto, perché non siamo ancora insieme, perché Lui scelse lei? Si chiede mille volte, come Orfeo, cosa può fare per andarla a trovare e riportarla nel mondo dei vivi, cosa potrà fare per raggiungerla e fermarsi con lei. Ha un solo pensiero: tornare con lei e se perché questo accada dovesse essere necessario oltrepassare lui il confine, andrebbe felice dal suo amore.
Ogni cosa che vede, ogni sensazione che prova, ogni suono che sente per lui sono ponti ideali che lo avvicinano al suo amore, motivi di ricordi, legami e giustificazioni nei confronti della vita di prima.
Chi resta solo canta la solitudine, l’assenza della persona cara, ma Rosario parla di una presenza, di un amore sempre vivo.
E il suo canto è molto religioso, rispettoso nella volontà di Dio e fiducioso in un nuovo inizio nell’altro mondo.
Egli piange per la lontananza, ma sa che un giorno la raggiungerà. E nel frattempo conserva tutto come se lei dovesse tornare da un momento all’altro.
Di notte non dorme rassegnato o stanco, ma veglia sui ricordi, perché tutto sia pronto nell’eventualità che lei anche solo per un attimo possa tornare, veglia perché non vuole farsi trovare non in attesa.
Rosario è un vero e raffinato poeta. Piange per Pinuccia e compiange se stesso, ma nessuno tra chi lo ascolta rimane solo spettatore. Nessuno può fare a meno di rimanere commosso, di sentirsi vicino a loro due, nessuno rimane indifferente. Ma nessuno, dopo averlo letto, rimane triste e sconsolato. Perché questo esempio d’amore immortale, questi sentimenti, questo “vivere per sempre” attraverso l’altro ci conforta e ci consola.

Comu ‘na fogghia sicca
ca u vientu stuzzinia
vaiu curriennu notti e iuornu
sempri circannu a tia.

Un amore così grande segna la vita dei protagonisti e sconfigge la morte.

Guglielmo Tocco