mercoledì 8 aprile 2009

L’imbecille

Così, nettamente e chiaramente, Bertolaso ha definito il sig. Gioacchino Giandomenico Giuliani, l’inventore di un metodo inedito e ignoto al capo della Protezione Civile, attraverso il quale il presunto imbecille aveva previsto il terremoto dell’Aquila e altri potrebbe prevederne. Boschi ha espresso lo stesso giudizio non altrettanto seccamente ma con un lungo giro di parole. Entrambi continuano a sostenere che è impossibile (e lo sarà per sempre) prevedere i terremoti. Come i nostri antenati, quando dicevano loro che la Terra è rotonda, che l’aereo è una macchina che vola, che si può comunicare da un capo allo’altro del mondo con un apparecchio che si chiama telefono. Tutto normale: non è facile per nessuno accettare l’idea che una con la faccia di Giuliani e per giunta fuori mestiere possa aver dato vita ad una scoperta che potrebbe salvare più vite della penicillina.
Ma ora qualcuno (non loro, ancora troppo presi da astio e gelosia) si dia da fare per aiutare il sig. Giuliani ad affinare la sua scoperta e per mettere a disposizione dell’intera umanità uno strumento di vita. Pare che il suo costo sia più o meno simile a quella di una bomba a mano.
E lo proponga per il Premio Nobel.

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