sabato 9 agosto 2008

Un grande regalo di Fino Giuliano

Lo scrittore lentinese Fino Giuliano (recentemente abbiamo presentato il suo bellissimo "Ritorno in Sicilia") ha un magnifico e seguitissimo blog, che consiglia a tutti di visitare (http://finuzzo.blog.lastampa.it). Oggi i ho letto questo scritto che mi ha incantato e commosso. Mi piace pubblicarlo per Miroslav Tichý e per Fino. Comunque, consiglio di andarlo a rileggere sul blog di Fino perché lì soo pubblicate anche due foto strepitose che io non sono capace di inserire qua. Ringrazio Fino per averci presentato Tarzan e per avermi autorizzato a pubblicare il suo scritto. Guglielmo

Tarzan ce l'ha fatta
Il fotografo ceco Miroslav Tichý, soprannominato Tarzan espone le sue foto a Parigi al Centro Pompidou. La mostra sarà aperta fino al 22 settembre.
Le foto esposte risalgono quasi tutte agli anni Cinquanta e il soggetto è a senso unico: la donna nella sua fisicità. Si tratta di un centinaio di foto in bianco e nero a volte sfocate. Dice a questo proposito l’artista: “Andavo in città, facevo almeno cento foto al giorno, mi veniva automatico, senza il minimo sforzo".
Ma chi è Miroslav Tichý? Senza dubbio l’artista più estroso e naif che abbia oggi la Repubblica ceca. Nato 82 anni fa in un villaggio vicino a Brno, Tichý si è allontanato rare volte da casa. La prima volta lo fa per andare a studiare pittura all’Accademia di Belle Arti di Praga.
Il regime comunista lo rinchiude in un ospedale psichiatrico e poi in una prigione: non sopporta il suo radicalismo e il suo aspetto trasandato e la barba incolta sono in contrasto con la figura dell’uomo nuovo che bisogna creare.
Uscito di prigione, non trova più il suo atelier. I comunisti l’avevano distrutto. Tichý a questo punto si dedica totalmente alla fotografia.
A scoprire il suo genio è il vicino di casa Roman Buxaum, psichiatra e artista che oggi vive in Svizzera.
E’ lui che lo”costringe” a mostrare ai critici le foto, è lui che produce il documentario Tarzan in pensione, grazie al quale il mondo può conoscere uno degli ultimi artisti cresciuti fuori dalla civiltà.
E sì. Il nostro Tarzan, oggi nonostante il successo, continua a vivere nella sua capanna di legno priva di riscaldamento e di servizi igienici.
La consacrazione a livello mondiale avviene nel 2004 alla Biennale di Siviglia quando le sue foto vengono recensite dal New YorkTimes.
Il mondo dell’arte e i normali amanti della fotografia si meraviglieranno conoscendo gli strumenti di lavoro di quest’artista. Tichý le macchine fotografiche se le fa da sé. In quella che vedete nella foto la lente è un fondo di bottiglia legato a una scatola di latta che un tempo conteneva pelati. il tutto viene tenuto insieme dal catrame.
Quest’anno il sogno di Tarzan, che è quello di ogni artista, si realizza. Le sue immagini sono esposte a Parigi.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Guglielmo carissimo, il regalo l'hai fatto tu a me parlando di Tichy.
Un abbraccio
Fino

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny