domenica 8 febbraio 2009

Contrordine, compagni!

“Contrordine, compagni”. Altri tempi. I comunisti si incazzavano perché Peppino Guareschi con questa frasetta di due sole parole illustrava la loro esagerata, cieca obbedienza nei confronti dei loro capi, i quali non si curavano di dare spiegazioni sui repentini cambi di programma o di opinione, ma solo ordini.
Berlusconi non farà mai sfottere i suoi per cose di questo tipo. Oppure non ha tempo per informarli dei suoi quando cambia opinione. Oppure cambia tante volte opinione che i suoi si confondono. Comunque sia, nel TG di RAI 1 di oggi domenica 8 febbraio, s’è visto e sentito Berlusconi negare di volere cambiare la costituzione (cosa che aveva detto sempre in televisione, ieri) e un attimo dopo il ministro La Russa elogiare Berlusconi perché finalmente aveva deciso di cambiarla. Capisco che “compagno” all’Ignazio non lo può dire neanche Berlusconi quando racconta barzellette, ma “contrordine”, perbacco, non è una parolaccia, poteva mandargliela a dire anche con un sms. Così gli ha fattofare una figura peggiore di quella dei compagni di Peppone

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