Il vergognometro.è un metodo semplice e rapido per capire cosa ci fa sentire più a disagio nella nostra veste di cittadini italiani. Si procede così. Su un foglio di carta si scrivono le sciocchezze della settimana appena trascorsa. Chi lo farà oggi, per esempio scriverà le sette castronerie degli ultimi sette giorni:
1) Il corso di formazione per aspiranti eurodeputate dalle cosce lunghe e li occhi languidi.
2) Le strabilianti invenzioni di un capo di governo settantaduenne scoperto in una festa di minorenni
3) L’uso, da parte del medesimo capo di governo, della tv pubblica e di un celebrato giornalista per scagionarsi pubblicamente delle accuse della moglie riguardanti certi suoi comportamenti privati. Le accuse all’Italia, da parte dell’ONU e del Vaticano, di violare i diritti umani
4) La proposta leghista di non mischiare, sulla metropolitana, milanesi e immigrati (italiani non meneghini compresi);
5) L’ambizioso e dichiarato proposito del figlio di Umberto Bossi di seguire le orme del padre per capire le leggi italiane e discuterle col cosiddetto popolo padano
6) La richiesta del premier, durante una cerimonia pubblica, di potere palpeggiare un po’ un’avvenente signora là presente per motivi istituzionali.
Procedere alla lettura ad alta voce delle castronerie appena scritte. Alla fine di ogni castroneria letta guardarsi allo specchio. Secondo l’intensità di rossore per vergogna che si scorge sul proprio volto, assegnare all’argomento di competenza un voto che va da uno a sette. Alla fine riscrivere tutto in ordine decrescente e si avrà la graduatoria delle cose che più ci fanno vergognare di essere italiani.
domenica 10 maggio 2009
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1 commento:
Grazie Guglielmo. Io comincio ad assumere un colorito violaceo...
c.
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