domenica 3 maggio 2009


Lentini e Praga unite da un libro

Le previsioni non sono risultate fallaci: la serata è stata davvero intensa, di alto profilo, ricca di sorprese e di emozioni.
La prima di queste, in apertura, da parte di Fino Giuliano, il quale ha voluto ricordare una giovane studentessa ceka, una diciassettenne, morta tra le macerie della Casa dello Studente dell’Aquila. Fino ha vissuto il dramma direttamente sulla propria pelle, avendo fatto da tramite tra i genitori e le autorità italiane durante i giorni della flebile speranza e poi in quello della terribile scoperta che quella giovane vita era stata stroncata. Una grande commozione ha fatto sentire i presenti vicini a tutte le vittime del terremoto e a tutti coloro che sono stati colpiti dal lutto e dalla sofferenza.
La seconda l’ha fornita lo scritto di un giovane lentinese, Sergio La Fata, che racconta la scoperta di Praga e del monumento a Jan Palach durante un recente viaggio nella capitale ceka. La lettura del testo, affidata a Valentina Ferro, è stata offerta come omaggio agli ospiti e a tutti coloro che combattono per la libertà.
Ma forse sarebbe meglio dire che tutta la manifestazione è stata una bellissima sorpresa: si è andato molto oltre la semplice presentazione di un libro, come hanno ripetutamente osservato l’assessore Maenza, il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Di Mari e molti degli intervenuti: Si è voluto dare il giusto rilievo e la dovuta solennità alla decisione di un editore praghese di scegliere Lentini quale sede per la presentazione in Italia di un libro che era stato presentato a Praga nel mese di febbraio. Da qua la disponibilità di ospitare, eccezionalmente, la manifestazione nell’Aula Consiliare.
Con il titolare della casa editrice Balt-east, Antonin Drabek, c’erano tre formidabili personaggi: Hanka Hosnedlovà, scrittrice (nell’antologia presente col racconto “Una battaglia difficilissima”), giornalista, presidente degli scrittori della Boemia, in prima linea, nel ’68, nelle manifestazioni contro l’invasione sovietica della Cecoslovacchia; Vaclav Smrcka, scrittore (presente nell’antologia con il racconto Ziva Burko), ma anche medico chirurgo, e insegnante di Paleopatologia alla facoltà di medicina dell’Univarsità di Praga; Vladimir Cerha, scrittore (nell’antologia c’è il suo racconto “Là dove crescono le foreste di tek” ) e pittore molto affermato.
La pattuglia degli autori italiani presenti nell’antologia era rappresentata da Fino Giuliano, insegnante, scrittore e poeta nato a Catania e residente a Vicenza, ma cresciuto a Lentini, e da me.
La serata è stata resa preziosa dalla brillante e aggraziata conduzione di Valentina Ferro, , dalla giovane attrice carlentinese Valeria Roccella e da quello che può essere definito “la voce della cultura lentinese”, Pippo Galatà, i quali hanno letto ibrani degli auturi presenti.
Una citazione a parte la merita Mirko Scauso per il tocco di grande raffinatezza che ha aggiunto con un elegante addobbo floreale ad un ambiente sobrio ed austero

1 commento:

Anonimo ha detto...

NON POSSO FARE ALTRO CHE COMPLIMENTARMI CON TE, CON I CONDUTTORI E SOPRATUTTO CON GLI ILLUSTRI OSPITI CECHI. AD MAIORA FRATELLO,AD MAIORA! CIAO. ANTONIO