Recentemente, in uno dei rarissimi programmi TV (emittente La7) in cui nessuno aveva parlato dei festini di Berlusconi con le giovanette, il berlusconiano Paolo Liguori improvvidamente riportò lo scottante tema al centro della discussione. Dall’intempestività con cui si avventurò nel tema c’è da pensare che la riflessione che poi espose l’aveva in mente da tanto tempo ma nessuno gli aveva ancora dato l’opportunità di estrinsecarla. Qual’era questa riflessione? “Noi sessantottini abbiamo fatto battaglie memorabili (e vittoriose) per l’emancipazione sessuale e voi, dopo quarant’anni, ancora vi scandalizzate per i gusti sessuali del premier”. A parte che, ricordare la sua esperienza sessantottina e quella in Lotta Continua mentre è vestito di intenso azzurro forzitalista forse può apparire incongruo, il punto più interessante è questo: la battaglia per l’emancipazione sessuale all’epoca veniva condotta, se non prima, di pari passo con quella dell’emancipazione femminile.
Il buon soldato Paolo mentre parlava convinto di avere assestato un duro colpo ai “moralisti antiberlusconiani” non si accorgeva di evocare anche quell’altra questione, quella femminile. E prendere ragazze in affitto per il sollazzo proprio (di Berlusconi) e dei propri amici (maschi) non è proprio come calpestare la dignità e i tentativi di emancipazione femminile? Cautela, Paolino, cautela. La fedeltà non è sempre utile.
lunedì 15 giugno 2009
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2 commenti:
Caro Guglielmo,ciao, scusami ma tu invece di scrivere "cautela paolino, cautela" gli dovevi dire chiaro e tondo che sono un'accozzaglia di arrivisti e di camaleonti. Giustamente uno che ha fatto veramente il 68 non si paluda con il manto azzurro "della Santa Vergine", ma in ottemperanza ed in coerenza con quelle lotte dovrebbe almeno indossare un abito rosa, se non rosso, non ti pare?
Sono una masnada di pirati che hanno ingannato il popolo e sverginato la SACRA COSTITUZIONE!
Saluti. Antonio.
imparato molto
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