Eccomi qua, dopo un mese esatto.
Temo non ci sia stato nessuno a chiedersi dov’ero andato a finire. In questo blog, dico. Nel resto del mondo posso verificare se qualcuno si preoccupa per me e non mi sento troppo solo.
Avrei tante cose da raccontare. Le racconterò un po’ per volta come in un diario.
1) In famiglia abbiamo avuto un terribile spavento per questioni di salute. Per fortuna tutto sembra essersi concluso bene. Ne parlo, più che altro, per dire una cosa che a me sembra importante: anche a Catania ci sono chirurghi bravissimi e anche per alcuni interventi delicatissimi vi si può ricorrere evitando i viaggi in città lontane. In particolare abbiamo avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare il dottor Salvo Cicero dell’ospedale Garibaldi. Bravo, gentile, comprensivo. L’augurio, per tutti, è che non se ne abbia mai bisogno, ma nel caso malaugurato, può essere utile e confortante sapere che anche in Sicilia la sanità pubblica quasi sempre è soddisfacente, anche grazie a questi giovani chirurghi che non l’hanno abbandonata per carriere più soddisfacenti.
2) Insieme ad Alfredo Martines, per conto di Infinity Media, abbiamo girato un documentario nell’area del Fiume Alcantara. Ho avuto modo di conoscere alcuni angoli del fiume molto meno note delle famosissime Gole, ma probabilmente non meno belle ed interessanti: le cosiddette “Gurne” di Francavilla e le “Piccole gole” di Mojo Alcantara, per esempio. Sono un po’ difficili da raggiungere, ma consiglierei a tutti quanti i miei amici di andarci almeno una volta. Poi ci sono altri posti, nelle montagne circostanti, che lasciano senza fiato: il Bosco di Malabotta, con le sue querce monumentali, , l’altipiano di Argimusco, con i suoi misteriosi megaliti, l’incredibile “mannara di Gisuittu” un’are fino al secolo scorso utilizzata come ovile ma molto probabilmente di origini micenee.
3) Grazie a questo lavoro ho avuto modo di conoscere da vicino Puccio Corona (Linea Blu, Uno Mattina, TG1, ecc.). è stata una gioia: una persona di gentilezza, affabilità e professionalità da lasciare incantati. Non credo di esagerare se dico che sia io, che Alfredo, che gli altri membri della troupe abbiamo avuto l’impressione di avere salutato, alla fine del lavoro, un vecchio amico. Insomma, una splendida persona. E poterlo conoscerlo per me è stato un bel regalo.
domenica 14 settembre 2008
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