sabato 7 maggio 2011

Giorno dela memoria

“Il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice”è una ricorrenza della Repubblica Italiana istituita con la legge 4 maggio 2007 n. 56. Viene celebrato il 9 maggio di ogni anno, in considerazione del fatto che il 9 maggio 1978 fu ucciso Aldo Moro.
La legge e' composta da due articoli, il primo suddiviso in due commi.
Art. 1: ''La Repubblica riconosce il 9 maggio, anniversario dell'uccisione di Aldo Moro, quale 'Giorno della memoria', al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice''.
Art. 2. In occasione del "Giorno della memoria" di cui al comma 1, possono essere organizzate, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche''.
Prima firmataria della legge fu Sabina Rossa, senatrice dell'Ulivo e figlia del sindacalista Guido Rossa, ucciso a Genova dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979.
Quest’anno, per la prima volta, sarà organizzata una cerimonia commemorativa anche a Lentini, per iniziativa dell’on. Luigi Boggio.
Essa si svolgerà in piazza Guido Rossa (sotto la chiesa di S. Francesco di Paola, dalle ore 18 alle ore 19,30.
Dopo un breve intervento di Boggio e la lettura di una altrettanto breve nota da parte dell’attrice Valeria Roccella, diversi artisti, insegnanti, studenti, intellettuali, casalinghe e cittadini comuni si alterneranno alla lettura dei nomi dei magistrati, poliziotti, giornalisti, semplici cittadini che vennero uccisi in Italia dal 1967 ai nostri giorni.
Il periodo di follia degli anni più tragici della storia della Repubblica sembra chiuso ma, se da un lato non bisogna mai abbassare la guardia, dall’altro è quanto mai utile rilevare e insegnare ai più giovani come la violenza porta solo lutti, dolore, rancori e sconfitte per tutti.
La possibilità di migliorare l’Italia e la vita di tutti i giorni passa solo attraverso il rispetto per le idee altrui, l’accettazione di chi la pensa diversamente, la ricerca e la valorizzazione di ciò che unisce, dando il giusto peso a ciò che divide.

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