giovedì 9 giugno 2011

TRE PICCOLE NOTE

Ci siamo quasi arrivati, e l’ultimo tentativo di Berlusconi di fare annullare il referendum sul nucleare è fallito. Anche la Consulta, a cui si era rivolta come ultima spiaggia, lo ha dichiarato ammissibile. Il Governo ci aveva provato prima con una legge che a molti sembrò truffaldina. A convincere anche i pochi che non l’avevano compreso (ed io tra questi) ci pensò lo stesso Berlusconi, dichiarando senza pudore che quello a cui aveva fatto ricorso era un fantasioso stratagemma per salvare le possibilità di riaprire il discorso in futuro.
Per rispetto agli elettori che mi leggono avevo deciso di non provare a dare indicazioni di voto, ma in questo caso spero mi venga perdonata la licenza: bisogna andare a votare e mettere una bella croce sul SI anche per condannare questi metodi a dir poco irrispettosi.

C’è un’altra piccola osservazione che riguarda sempre il referendum. L’on.le Di Pietro è stato bravo a puntare i riflettori sulla questione degli italiani all’estero e tutte le implicazioni legate al voto: ostacoli, errori, confusione di schede e incidenza sul calcolo del quorum.
Io vorrei mettere in luce un altro aspetto della questione.
Gli aventi diritto al voto sono (compresi i residenti all’estero)
50.594.768
Il quorum da raggiungere per la validità della consultazione è del 50% più uno degli aventi diritto, cioè 25.297.435.
Sappiamo tutti, però che gli italiani che si recano alle urne, di qualunque tipo di consultazione si tratti, non superano mai l’80%.
Ciò comporta che oltre 10 milioni di voti (su circa 50), quelli dei malati, dei distratti, di chi non vuole partecipare, di chi ha problemi anche temporanei, ecc, possono diventare preda di ladri di voti senza scrupoli. Perché, se è vero che molte centinaia di migliaia di elettori voteranno NO ai quesiti con correttezza e rispetto, andando, appunto a votare, molti altri, quelli che ubbidiscono ciecamente al capo, non andranno a votare: sperando così di aggiungersi al 20% di astensionisti cronici e di non fare raggiungere il quorum.
In altre parole, i SI per vincere devono arrivare a quasi 25 milioni e trecentomila, i NO potrebbero vincere raggiungendo il numero di circa 15 milioni, perché nel conto mettono anche quelli degli astensionisti cronici e inconsapevoli. È chiaro a tutti che si tratta di un atto di slealtà e di furto di voti.
Penso si a interesse di tutti i cittadini, quelli del no e quelli, sconfiggere, semplicemente andando a votare, questo stile fatto di prepotenza, furbizia, inganno.

La terza piccola nota la voglio dedicare a Bossi e ai suoi leghisti.
Ritengo che tutti siano a conoscenza dell’ultima loro “sparata”:: hanno votato NO alla proposta di fare giurare sulla Costituzione chi assume un incarico pubblico rilevante nelle istituzioni.
Sempre più distanti dall’Italia, dalla Costituzione, dal comune sentire. Sempre più estranei. Eppure stanno lì a decidere per tutti noi. C’è un’espressione assai volgare che proprio loro hanno usato recentemente Mi dispiace citarla proprio perché troppo volgare, ma loro capiscono solo questo tipo di linguaggio: “Bossi fora dei ball”

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