sabato 7 gennaio 2012

L'onda lunga del razzismo

Dopo pochi giorni mi sento costretto a tornare sui delitti razzisti. e su quelli sessisti.
E ho perlato anche il mese scorso. Rischio dunque di essere noioso. Ma mi sembra doveroso parlarne anche se i miei scritti non hanno una vastissima platea. Noto, con profondo rammarico che quello che a me pare chiarissimo non viene osservato dalla grande stampa, dalle televisioni pubbliche e private, né ne vedo tracci su internet.
Un insegnante di del Liceo Cavour di Torino dichiara tranquillamente su face book che il suo odio per gli Ebrei è tanto grande che potrebbe anche commettere una strage in una sinagoga. Stessi sentimenti manifesta pubblicamente per gli omosessuali, i disabili, gli stranieri.
Sul suo profilo Facebook ha incitato al tiro allo straniero, all'applicazione dei metodi di Mengele, ma soprattutto all' antisemitismo più sfrenato.
Nel 2007 fu denunciato da alunni, genitori e colleghi del Liceo Massimo D’Azeglio (cito i nomi dei due istituti perché sono entrambi tra i più prestigiosi di Torino), Non ha pagato alcun prezzo e attorno a lui non è stato creato alcun “recinto” sociale, anzi, espulso dal primo è presto approdato al secondo istituto per fare ancora l’insegnante.
Credo sia evidente a tutti come certi atteggiamenti spingano all’emulazione e molto spesso preludano ad azioni concrete. Allora probabilmente c’è un problema di leggi inadeguate. Alcuni mesi fa c’è stata la spaventosa strage della Norvegia meno di un mese fa quella, orribile, di Firenze. Non si capisce che c’è in giro un’epidemia dilagante di follia sanguinaria razzista, stragista e nazista? Forse è tempo di leggi speciali. O forse due morti sono ancora pochi.

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