In due
giorni, mercoledì e venerdì, davanti a noi che ci battiamo per il recupero di San Giuseppe Giusto si è aperta un’autostrada.
E noi
saremo bravi a percorrerla fino alla meta ad alta velocità.
In primo luogo: la pulizia. Con gli aiuti di cui parlerò più
avanti, da quello che un giorno fu il sagrato della chiesa, un’area di meno di
cento metri quadrati, abbiamo tolto due autocarri e un motocarro di spazzatura
e materiale inerte. Andateci adesso. Vi dovrete asciugare gli occhi umidi di
commozione e potrete respirare a pieni polmoni l’aria fine di Ciricò senza
timore di prendere una malattia. Qualcosa resta ancora da fare e la faremo
presto, ma intanto il decoro e la dignità l’abbiamo ripristinato.
In secondo luogo: i mecenati. Un abbraccio forte ed un applauso
va a due persone che si sono sobbarcate complessivamente ma separatamente
almeno un migliaio di euro di spese di operai e trasporto detriti e spazzatura
fino alla discarica: il sig. Riccardo Di Salvo di Carlentini e il sig. Giuseppe
Bastante di Floridia. Il primo, dell’entourage dell’assessore regionale ai Beni
Culturali Amleto Trigilio, venuto a conoscenza del nostro sogno ha voluto, di
tasca propria, fare un regalo a Lentini e Carlentini e mercoledì scorso, 17
ottobre, ha mandato tre operai e un autocarro a togliere una buona parte di
sterro, rifiuti e detriti, informandomi solo ad operazione avvenuta.
Il secondo
è un imprenditore di Floridia, candidato alle elezioni regionali che, informato
del nostro sogno dall’assessore provinciale Vito Brunetto e dal consigliere
provinciale Francesco Saggio, ha scelto di spendere le somme che aveva
destinato alla sua campagna elettorale su Lentini in un’operazione utile,
romantica, da vero “buon politico”. Ha portato due operai e se stesso (in molti
possiamo testimoniare che personalmente ha lavorato più di ogni altro operaio).
Il lavoro di pulizia è stato pressoché completato venerdì 19.
In terzo luogo: le grandi alleanze.
Di Brunetto e
Saggio ho appena parlato, del prof. Paolo Giansiracusa, presidente provinciale
dell’Archeo Club, storico dell’arte, direttore dell’accademia delle Belle Arti
di Siracusa, autore, tra l’altro del prezioso volume “Le chiese del Siracusano
e anche lui candidato all’Ars, ho parlato due settimane fa, dell’assessore
Nuccia Tronco e dell’on. Mario Bosco ho parlato all’inizio i questa avventura.
Oggi ho il piacere di annunciare l’entrata in campo dell’Archeo Club di
Lentini. Ieri alcuni suoi componenti, la signora Teresa Ranno D’amico, la
signora Maria Nigro Tornello e il prof. Gaetano Sferrazzo, capitanati dalla inesauribile
e incontenibile preside Maria Arisco, sono venuti a trovarci ed hanno lavorato
sodo per ore a fianco degli operai e dei nostri volontari (Rosaria Privitera
Saggio, Alfredo Martinese Francesco Panarello) contribuendo sensibilmente alla
pulizia del sito. Questa presenza preziosa ed esemplare ci fa molto ben sperare
perché è noto a tutti che se anche l’Archeo Club adotterà San Giuseppe Giusto,
la sua salvezza è garantita.
Pazienza
se ancora le istituzioni e i “grandi politici” continuano a non manifestare il
minimo interesse per questo monumento di interesse storico, artistico e
archeologico. Ce la caveremo benissimo da soli, noi cittadini.
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