Ho appena letto questo libro. Ne sono incantato, Racconta l'epopea di una cittadina siciliana, capace di reinventarsi attorno alla produzione e al commercio del vino dell'Etna, di rischiare di sparire con la crisi del vino da taglio e di rinascere e fare rinascere l'economia di un'intera area attorno ad un progetto ancora più grande: la produzione di vini di qualità e la sua commerciallizzazione in tutto il mondo. Lo ha scritto uno storico, da storico, ma si legge come un romanzo (e si beve come un bel bicchiere di Etna rosso). Chiederò a Marco che he regali una copia per la Festa del libro e della Lettura
(Guglielmo Tocco)
Nel contesto della crisi agraria che dagli anni Ottanta del secolo XIX colpisce anche la Sicilia, l’economia del vino appare inizialmente in forte espansione in virtù dell’eccezionale domanda che proviene dalla Francia. Il piccolo centro di Riposto, naturale punto di convergenza e di esportazione dei vini prodotti nell’entroterra etneo, conosce momenti di straordinaria crescita sociale ed economica e l’ascesa di nuovi mercanti, e torna a sognare di dotarsi di un porto efficiente. Presto però una diversa congiuntura conduce ad un crollo verticale delle esportazioni con esiti devastanti per l’economia del territorio. Fra i produttori e i commercianti etnei matura allora una cultura della crisi che porta a un più stretto confronto con le scienze enologiche e con gli istituti di istruzione agraria e a una costante richiesta di migliori infrastrutture, mentre prende corpo l’idea di puntare, attraverso la realizzazione di vini di più alta qualità, su nuovi mercati esteri. (Dalla scheda dell'editore).
sabato 10 settembre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento