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Oggi m trovo al Palazzo comunale. Sono venuto per firmare anch’io la richiesta per il referendum per l’abrogazione della legge elettorale vigente, chiamata Porcata da quel raffinato chi la scrisse e Porcellum da tutti gli altri
Sono arrivato al secondo piano e per me è stata una bella fatica. Ma sono felice e soddisfatto. Ancora c’è qualcosa da aggiustare nel mio fisico, ma come cittadino, come membro della comunità, mi sento integro. Ho fatto il mio dovere.
Non voglio dire che sia un dovere di tutti firmare per il referendum, ma per chi, come me, pensa che il sistema elettorale sia sbagliato, è giusto fare un piccolo sacrificio. Per se stesso, oltre che per l’intera collettività.
È questo un periodo in cui forse la parola più usata dagli italiani è “casta”. E la usiamo proprio per sottolineare il distacco, la lontananza non più tollerabile tra il ceto politico. A volte esageriamo facendo di tutta l’erba n fascio, ma spesso facciamo benissimo ad indignarci. Penso che se potessimo, tutti gli italiani, senza differenza di colore politico, faremmo in modo da togliere qualche privilegio alla cosiddetta casta. Ora si stanno raccogliendo le firme per potere decidere NOI cittadini se lasciare o togliere un enorme privilegio alla casta.
In democrazia, in qualunque paese democratico, almeno formalmente, sono i cittadini a scegliere i loro rappresentanti, In Italia, al contrario, non abbiamo neanche il diritto di scrivere un nome, di leggerlo, di pronunciarlo mentalmente.
Sono solo fatti loro.
Eh no! Non possiamo lasciare loro anche questo privilegio..
Ecco perché io sono felice dopo questa faticata.
Perché un giorno potrò dire: anch’io ho fatto qualcosa per eliminare un’ingiustizia.
Andate anche voi al vostro comune finché siete in tempo. E non pensate “tanto le cinquecentomila firme si raggiungeranno di sicuro”. Andate a firmare anche dopo che ne saranno state raccolte uno o due milioni, perché dovete firmare solo per raggiungere un risultato importante, ma anche per la vostra gioia, per la vostra soddisfazione, per tenere in allenamento la spirito libero che c’è in voi, per fare sapere che non ci state a subire senza parlare.
C’è un secondo invito che vorrei rivolgervi.
Venerdì 23 alle 18 all’Arena Santa Croce ci sarà un incontro tra i sostenitori del Progetto Lettura Lentini.
Di questo progetto ho già parlato: Gli adulti di Lentini regaleranno un libro a quindicenni per stimolare i giovani alla lettura, ma anche per assaporare il gusto del regalo di un libro e per essere protagonisti di un processo di acculturazione di Lentini.
È un’iniziativa tutta a carico dei cittadini, al comune sarà chiesto il patrocinio gratuito e qualche sostegno logistico.
I quindicenni di quest’anno, destinatari del libro in regalo, sono circa duecento, gli adulti che già hanno aderito all’iniziativa sono oltre 230.
Venerdì, quindi, la prima riunione per avviare tutta l’operazione. Tutti sono invitati a partecipare.
Anche per questo invito vale quanto detto prima. Non perdete l’occasione di gustare quant’è dolce dare qualcosa per la propria comunità.
mercoledì 21 settembre 2011
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