mercoledì 23 maggio 2012

Un Lentinese Eccellente



Domenica 20 maggio in piazza Taormina è stata installata la statua di Gaetano.
Lui, come spesso accadeva quando era in vita, era sdraiato e sembrava guardare i numerosissimi amici venuti anche da fuori e spesso in compagnia di cagnolini, con dignitoso distacco ma senza darsi arie. A guardalo bene sembra che questa statua l’abbia accettata con naturalezza: senza stupirsi, senza meravigliarsene più di tanto.

Quando ha parlato il Sindaco sembrava più attento: i riconoscimenti ufficiali piacciono a tutti.
Ma quando ha preso la parola il suo papà Enzo ha dato l’impressione che si volesse alzare, forse per farsi accarezzare o per dargli una testata, per mostrare a tutti quanto lo vuole bene.
E vuole sicuramente molto bene a Luana Pellegrini, che ne ha riprodotto le sembianze con fedeltà impressionante, e a Emanuele Craxi, che su di lui ha scritto un libro.
Una statua, dunque, un libro e un’inaugurazione con la presenza della massima autorità cittadina..
Quando dico che Gaetano e il suo papà Enzo ci hanno migliorato voglio dire proprio questo: sono pochissime le comunità sull’intero pianeta che hanno imparato a capire di più gli animali, a sentirsi un po’ di più in dovere di aiutarli, a sorridere e a commuoversi di loro e insieme a loro. E quando la sensibilità aumenta essa si manifesta su tutti i fronti.
Gaetano ha contribuito a tutto questo con la sua enorme simpatia ma a spiegarcelo ogni giorno, più con l’esempio che con le parole è stato e continua a essere Enzo Caruso.
Enzo è un uomo che ha fatto tante cose con estremo impegno, attività appassionanti, entusiasmanti ma ogni giorno di più ha concentrato la sua attenzione sugli animali.

Era radiologo ed è andato in pensione prima del dovuto perché da quando si occupa degli animali abbandonati e randagi il tempo non gli basta più e a qualcosa doveva rinunciare. È autore e registra teatrale di notevole spessore (una delle sue opere, Cortile Speranza, è stata portata in scena per l’ennesima volta proprio sabato sera a Lentini, nell’ambito della settimana delle iniziative antimafia, il che la dice lunga anche sul suo impegno civile come uomo e come autore). Continua ad occuparsi dell’archivio storico della Chiesa Evangelica Cristiana Battista di cui fa parte.

Tutte attività  gratificanti, che gli portano apprezzamenti, amicizie, prestigio.
Ma lui, pur amandole molto e rimanendo fortemente legate ad esse, pensa che c’è qualcosa che nessuno fa e che va fatto. Qualcosa che non gli porterà mai una lira (anzi…), un grazie, un voto. E vi si dedica anima e corpo, con tutto l’impegno e i mezzi di cui dispone.
Ha creato un rifugio per bestiole abbandonate, smarrite, ferite, indifese. Ed ogni giorno vi dedica ore e ore di lavoro, Ha il telefono sempre caldo, di giorno, ma anche di notte: per qualsiasi problema per qualsiasi segnalazione a Lentini tutti chiamano lui.
Ha messo in piedi un’associazione di volontari che da lui stanno imparando come sacrificarsi per gli esseri viventi più umili e indifesi.
Enzo ha avviato un processo di cambiamento in questa città senza precedenti: sta insegnando, giorno dopo giorno, senza parole ma con il sacrificio personale come si serve la Natura, come si rispetta il Creato, che non è fatto solo di terra, mare, montagne, ma anche di esseri viventi indifesi che soffrono, amano, cercano aiuto ed amore.
Grazie a lui non stiamo diventando solo più “amici degli animali” ma anche amici della vita e di noi stessi.
La statua a Gaetano, che lui ha fortemente voluto come un monumento all’amore  e al rispetto per gli esseri più deboli, è l’unica ricompensa per il suo impegno. Ma forse mi sbaglio: anche essere guardato con gli occhi sorridenti dalle decine di ragazze e ragazzi dell’Associazione P ACE, anche sapere che centinaia di persone hanno cambiato il loro rapporto con la natura, anche vedere i suoi “piccolini” scodinzolare e guaire felici appena lo scorgono è ricompensa per lui.
Non sono in grado di assegnare nessun titolo, ma per Enzo voglio provarci: lo nominerei LENTINESE ECCELLENTE per l’impareggiabile lavoro svolto nell’ambito dell’AMORE e della GENEROSITA’



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