Mi ha colpito la presa di posizione di Alfano (e quindi del PDL e di Berlusconi): “non vado all’incontro (già programmato) con il Presidente del Consiglio Monti e con Bersani e Casini, perché questo governo non è autorizzato a parlare di RAI e di Giustizia, deve occuparsi solo di economia”.
Monti, come si sa, si trova a fare il premier perché il governo Berlusconi-Bossi si è dimesso per palese incapacità di proseguire. Oggi Alfano con questa dichiarazione precisa, a beneficio di chi non lo avesse capito, che loro erano in grado di governare ancora. Erano scarsi solo in economia, per questo hanno mollato tutto. E comunque, né Monti né altri sono autorizzati a trattare questioni che interessano il capo.
Due confessioni al prezzo di una.
Bossi, l’uomo di lotta e di osteria ha dichiarato due cose. La prima è che Berlusconi gli fa pena. Ed io sono convinto che si tratta d una dichiarazione strumentale: gli mancano gli inviti a cena con le relative grandi bevute. Questo giudizio verrà immediatamente modificato alla prima damigiana di Barolo che il capo gli farà pervenire.
Nella stessa sede ha ribadito davanti al suo seguito osannante anche che la Padania si farà costi quel che costi.
La domanda è: chi pagherà quei costi? Lui, i valligiani della bergamasca o tutta l’Italia, isole comprese?
Ineffabile sinistra.
Ha organizzato le primarie per scegliere, in piena democrazia e con il concorso dei propri elettori, il candidato sindaco di Palermo.
Hanno collaborato alla buona riuscita i dirigenti nazionali, provinciali e cittadini di PD, IDV e SEL.
In lista c’erano 4 nomi scelti o quanto meno accettati da tutti.
E invece no! Un certo Ferrandelli è risultato essere troppo amico del presidente della Regione Lombardo.
Per quale altra ragione, se non per questa, avrebbe potuto battere miss Buster Keaton (quella signora dal nome importante che, come il grande comico americano, non ride mai?)
E allora, dagli al Ferradelli: ricorsi, denunce, accuse, sospetti…
Ma cosa si pretende? A Leoluca Orlando non piace, punto e basta.
martedì 13 marzo 2012
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