martedì 26 luglio 2011

Città pulite, friarielli e brontoloni

Io non so prevedere se sarà moda passeggera o se durerà a lungo. Spero, comunque, che generi contagio ed emulazione.
Mi riferisco ai gruppi di volontari civici che sono nati a Napoli e a Palermo, dai nomi fantasiosi, come i “Friarielli ribelli”, programmatici, come i “CleaNap” o identificativi come “Palermo Indignata”.
Essi sono nati per fare il volontariato più difficile: ripulire le loro città.
Studenti, casalinghe, stranieri e pensionati, si danno appuntamento sul web, scelgono l’area su cui intervenire e danno vita ai loro “attacchi pulitivi”. Spazzano ben bene strade e piazze, cancellano le scritte sui muri, sistemano aiuole, piantano fiori, piantine e arbusti.
Dalle foto e dai video si vede quanto sono allegri, gioiosi, fieri di quello che fanno. Sarebbe bellissimo se facessero tendenza.
Forse è così che possono essere salvate le nostre città, con la partecipazione festosa degli abitanti..
D’altra parte la città è la casa di tutti. Le nostre mamme e nonne dei quartieri popolari lo sapevano bene: non aspettavano che il comune mandasse qualcuno a pulire le strade o i cortili di Sopra Fiera, San Paolo, Santa Maria Vecchia o Badia. Tutte le mattine, pulire all’esterno era semplicemente il completamento delle pulizie domestiche. E i loro quartieri brillavano.
A Lentini abbiamo avuto un periodo di crisi nella raccolta dei rifiuti e nella pulizia delle strade, Problemi tra la ditta appaltatrice, i suoi operai e il comune. Non mi aspettavo che qualcuno facesse qualcosa tipo i volontari di Napoli e Palermo, ma le critiche e le accuse al sindaco mi sono sembrate eccessive.
Adesso, con una nuova ditta incaricata, tutto procede benissimo.
Solo il settimanale La Notizia ha manifestato a titoli cubitali il proprio apprezzamento.
Gli ipercritici duri e puri non hanno aperto bocca.
Non è da loro che dobbiamo aspettarci la nascita di gruppi di “friarielli”.

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