lunedì 18 luglio 2011

Il draamma e le farse

La settimana appena trascorsa è stata caratterizza dalla manovra economica.
Su tutti i media hanno campeggiato titoli su uno o l’altro aspetto che la riguardava.
Non starò qui ad elencare le cose che tutti sanno, dai tagli, al peso del Presidente della Repubblica, al ruolo giocato dall’opposizione, ecc. ecc., Probabilmente entrerà nella storia come una delle più pesanti. Certamente dà il senso di una situazione che tutti hanno definito drammatica.
Ebbene, mentre si viveva questo momento di altissima tensione, proprio nelle stesse ore, ci è toccato di assistere ad una farsa, recitata da soggetti che dovevano, invece, trovarsi a recitare nel dramma.
Mi riferisco ai rappresentanti della Lega Nord al governo e in particolare quell’uomo coi pantaloni rossi e il ghigno da jocker, che ancora insistiamo a chiamare ministro, il Calderoli. Senza vergogna e senza alcuna concessione all’intelligenza, quell’alieno ha finto di trasferire.,come dichiara sorridendo, tre ministeri a Monza.
Naturalmente non è vero, ma lui alle barzellette preferisce questi scherzi, così per ridere un po’. E per prendere in giro i suoi elettori. Ma i soldi che ha speso, quelli sono veri e sono stati sottratti dalle casse dello stato italiano, quello di tutti e non dei cosiddetti padani.
Altri soggetti, di peso ben maggiore, sempre nei giorni “delle lacrime e del sangue” portavano sulla scena il psicodramma dal titolo “Alfonso Papa, mon amour”. Berlusconi è come impazzito: chiasma, convoca, raduna, invita a cena per convincere tutti i suoi uomini e quelli di Bossi a “salvare il soldato Papa”. Attenzione, non perché ritenuto innocente, ma perché il suo arresto potrebbe costituire un pericoloso precedente..E non dice per chi il precedente potrebbe costituire un pericolo. La sua spalla, stavolta esilarante più che mai, è il solito Bossi: una mattina si alza e dice “noi siamo alleati fedeli, voteremo contro le manette a Papa”. La mattina dopo appena sveglio, raduna i giornalisti per dire “Papa deve andare in galera”, la mattina successiva si affretta a dichiarare che l’arresto di Papa non sarebbe cosa giusta. Forse dipende dalla qualità del vino che beve la sera., sempre diverso. .Il nostro problema è che questi pessimi attori a tempo perso governano anche l’Italia.
Del’orrore di una classe politica che mentre taglia pensionati ed impiegati, inserisce ticket sanitari e super bolli, rosicchia ancora un po’ di speranze e futuro a giovani e meno giovani, non sfiora neppure i costi della politica e i privilegi di politici non ne parlo. Aspettiamo il dibattito in parlamento per capire chi sono gli alieni, gli stranieri, i clandestini messi là per fare loro interessi e chi sono, se ce ne sono, i rappresentanti del popolo.

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