Dominique Strauss-Kahn, ormai lo sanno tutti, è uno degli uomini più potenti del mondo. È stato accusato di stupro ai danni di una cameriera d’albergo. Le sue foto in manette, il suo volto chiuso, il mega appartamento di New York preso in affitto per trascorrervi il periodo degli arresti domiciliari, la bellissima, sorridente e sempre fiduciosa moglie sempre al suo fianco resteranno nella memoria collettiva come l’urlo di Tardelli dopo il gol alla Germania, come l’attacco alle torri gemelle, come il volto di Osama Bin Laden. Tutto ci è stato reso familiare. Fino a ieri per le grandi masse Strauss Kahn più che un nome sembrava un’intimazione, una minaccia oscura, il nome di una razza canina particolarmente pericolosa, oggi ne parliamo come si fa di Maradona, di Vasco Rossi, di Robert Redford. Quando dici quel nome non hai bisogno di aggiungere altro. Strauss-Kahn e sai di chi parlo. Abbiamo familiarizzato: non ci appare più come uno dei padroni del mondo che ritengono di essere padroni anche delle vite degli altri, che considerano le donne di ceto inferiore a loro disposizione come per una gerarchia naturale.
Alcune di quelle immagini di cui parlavo prima (l’uomo in manette) e dei dettagli di cronaca (la cattura sull’aereo in partenza, l’inflessibilità del giudice) divisero l’Italia: da una parte quelli che “ah, che bella l’America, inflessibile anche con i potenti” e dall’altra quelli che “ah, che brutta l’America crudele che incatena”.
Per un po’, giustamente, la vittima della violenza è stata tenuta fuori dai riflettori.
All’improvviso, grazie ai segugi di Strauss-Kahn sappiamo tutto di lei: si chiama Ophelia ed è una mentitrice incallita. È un’immigrata adusa a mentire. Ha dei cattivi parenti ed ha mentito in tante occasioni.
È accertato che in questa vicenda non ha mentito ma cosa importa?
Oltre che donna, nera, immigrata è una che in qualche occasione ha mentito.
E allora cosa vuole? Il focoso Dominique è uno dei padroni del mondo, se gli viene una voglia deve chiedere il permesso a lei?
Fa quello che gli garba e se lei è educata deve dirgli anche grazie.
Conclusione: Strauss-Kahn è libero. Non perché ritenuto innocente, ma perché è Strauss-Kahn ed ha violentato solo una cameriera nera che qualche volta ha mentito. L’ha lasciato libero quella giustizia americana che tanto ci aveva atterrito mostrandocelo in catene.
Ophelia probabilmente perderà il posto di cameriera, l’unica sua fonte di sostentamento e sarà rispedita in Africa.
Chi poteva dubitare dell’intelligenza, della tenacia, della capacità di lottare di uno come Strauss-Kahn? Gliela farà pagare cara a quella “cosa” che ha osato reagire. Colpirne una per educarne cento. Gli uomini così ricchi e potente le donne di più basso rango le prendono o le comprano. Stop.
Quando tornerà in Francia in tanti lo accoglieranno da trionfatore.
Per fortuna in Francia e in America, in Europa e nel modo le donne sono in maggioranza. Solo loro potranno salvarci da questo orrore. Speriamo si incazzino presto.
sabato 2 luglio 2011
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