venerdì 29 giugno 2012

Ancora sulla Festa Europea della Musica


 Di nuovo mi congratulo con Pippo Cardello e tutti gli amici che lo hanno collaborato per la bellissima serata organizzata in occasione della Festa della Musica, per avere fatto entrare Lentini in un “club” internazionale e pera avere onorato il nome della città con il contributo che è riuscito a dare in tre direzioni. Senza riserva alcuna. Mi congratulo sinceramente anche con l’ass.ne Prometeo, con i numerosi sponsor e con i cittadini presenti.
Credo che quasi tutti i lentinesi la pensino come me.
Prego i miei amici di godersi la gioia e la soddisfazione di questo successo. Se li meritano tutti.
Non si rodano dentro se due o tre o dieci o addirittura duecentotrenta (che sarebbero solo il 10% della popolazione) non hanno apprezzato. E perché dovrebbero?
Un mio amico imprenditore edile mi raccontò un giorno che dopo avere finito un palazzo di cinque piani invitò un parente bracciante a vedere quel lavoro di cui andava molto fiero. Il parente stette sempre zitto nelle scale, nei balconi, nella terrazza, nei garage. Niente da dire. In una appartamento all’improvviso si rianimò: “Quel battiscopa . disse . è incollato male!”.
Nel giro di pochi giorni parenti, amici e perfino diversi concorrenti sapevano che il mi amico era scarso. Nessuno pensò a tutto quello che c’era di buono; strutture, pavimenti, pareti, infissi. E a quanto impegno, a quanto lavoro, a quanti rischi era andato incontro il mio amico e quanto era stato bravo a coordinare tante persone, tanti fornitori, tante banche. Né al fatto che il battiscopa non lo aveva materialmente messo il mio amico. Dopo qualche settimana, di quel fattaccio grave del battiscopa non si parlò più. Tutti gl appartamenti furono venduti, il palazzo, dopo trent’anni è ancora là, il mio amico si affermò come imprenditore e il suo parente rimase bracciante.
È così dovunque e non solo a Lentini, e continuerà ad essere così.
Se, vogliamo migliorare la società continuiamo a fare quello che riteniamo sia giusto fare senza aspettarci mai il 100% del consenso Permettiamo agli altri d litigare e ogni tanto litighiamo in allegria anche noi.
E già che ci siamo, quando scriviamo, distinguiamo i rimborsi spese dalle remunerazioni per prestazioni e, quindi, il lavoro (sacrosanto) dal volontariato.
Ribelliamoci solo (ma con grande forza) alle offese personali, alle calunnie, alle bugie strumentali, anche quando non sono rivolte a noi. Per fortuna in questa occasione non c’è stato niente di tutto questo.


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