Ammettiamolo: l’idea è formidabile!
Ma v’immaginate? Restare nell’area Euro, continuare ad usare
l’Euro, ma stampare l’euro con la nostra zecca. Vi sembra cosa da poco? Non
dovremmo più dar conto a nessuno e quando ci sarà una necessità, come in questo
periodo, risolviamo tutto stampando euro “privati”. Insomma L’Italia sarà un Paese
ricchissimo, anzi, l’unico Paese al
mondo che avrà tutto il denaro che desidera.
Tutti gli altri Paesi al mondo, singoli o associati come noi
dell’UE, hanno il diritto di coniare e
mettere in circolazione denaro corrispondente alle riserve aurifere del
Paese e l’obbligo di non superarlo. Se
hai una riserva (che è in sostanza la garanzia) di mille chili d’oro, puoi
stampare quanta moneta vuoi, chiamarla
come vuoi, ma tutti quei biglietti messi insieme devono corrispondere al valore
del tuo oro.
Sai, ci sono tutti questi lacci e laccioli dei creditori,
dei rapporti con le altre monete e con gli altri Stati e c’era sempre da tenere
presente il valore d’acquisto della moneta: dieci mila lire valevano di più o di
meno secondo il variare dei tempi e il costo della vita.
Con questa geniale idea tutto questo si bypassa. Ti serve un
milione di euro per comprare il nuovo missile alla moda? Una settimana di
lavoro alla zecca ed eccoli là belli freschi di stampa. Ti serve un miliardo
per il ponte di Messina? Dieci giorni di lavoro ed eccoti i soldi. Hai altri
problemi di terremoti, esodati, grandi opere pubbliche, scuole, sanità? Qualche
settimana di lavoro e tutto è possibile.
Meraviglioso! Mai sentito il paradiso così vicino.
E poi, le prospettive che apre.
Alle banche e alle grandi imprese si potrebbe affidare il
conio privato, in modo da non dovere, ogni volta che ne hanno bisogno, chiedere
soldi allo Stato. Esse non avranno certo problemi di spazio o di personale per
stampare direttamente banconote da cinquecento euro senza sosta, così da non
ricorrere allo Stato.
Per i pensionati e i lavoratori dipendenti e i disoccupati,
sempre in cerca di soldi, è prevista una soluzione diciamo così, casalinga:
possono gestire in proprio, con l’aiuto
di mogli, figli e cognati ancora non sposati, le cosiddette “zecche da cantina”
(ma si dice così solo per semplificare: la stampatrice potrà essere collocata
anche in garage o in soffitta). Li chiameremo Euro DC (da cantina).
Per queste ultime categorie sociali ci sarà solo da stare a
attenti al cosiddetto rischio “Totò e Peppino”, che dovettero inventare la
banconota da undicimila lire perché con quella da dieci non coprivano le spese.
Ma è un rischio dovuto solo alla loro ignoranza. Col tempo
anche loro impareranno. Fino a cinquant’anni fa genitori e nonni previggenti ai
bambini, per i morti, regalavano giochi tipo “il piccolo falegname” o “il
piccolo dottore” adesso regaleranno “il piccolo stampasoldi” con , n miniatura,
il conio. Così cominceranno ad abituarsi.
Poi pensate a quanti altri problemi verranno eliminati date
un conio a Lusi o a Bossi e vedrete che non avranno più tempo di andare alla
Camera.
E immaginate quanti campionati potrà vincere il Milan dal
momento che potrà comprare i migliori calciatori del mondo, e quante Champions
League vinceremo, quanti quartieri Olgettina potremo aprire e quante minorenni
potrà portarsi a letto Berlusconi senza intaccare il patrimonio di
famiglia. E quanti parlamentari si
dimetteranno perché finalmente avranno un altro modo di racimolare denaro.
Insomma a me sembra un’idea straordinaria.
Dimenticavo: è venuta a Silvio Berlusconi. Il quale, 48 ore
dopo ha dichiarato che è grave che sia stato preso sul serio. E qui
concordo perfettamente.
Per onestà, nonostante il mio entusiasmo, devo dire che l’idea
non è originalissima. Un mio vecchio
amico l’aveva proposta già una quarantina di anni fa col suo libro “I promessi
soldi”. Non dirò il nome per delicatezza, ma per aiutarvi a capire il tipo vi
dico solo che si autodefiniva “pittore, scultore, scienziato e filosofo
universale” e sosteneva di avere inventato il Moto Perpetuo.
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