domenica 3 giugno 2012

Compleanno




Scusate se parlo un po’ di noi, ma c’è un compleanno da festeggiare. Un anno fa nasceva questa rubrica, Il punto di vista di Guglielmo  Tocco (il titolo, che a me piace molto, è di Nello La Fata).
Un anno fa, quando ancora facevo molta fatica ad uscire da un condizione  disperata,  Nello venne a farmi una visita di cortesia. Se adesso ho una voce impresentabile allora riuscivo appena a farfugliare e non riuscivo a pronunciare bene le parole. Spesso avevo dei brevi vuoti di memora. Insomma, tra le tante cose che non ero in grado di fare, al primo posto c’era quella di parlare in pubblico in maniera chiara, con servizi strutturati, mirati, sintetici. Ebbene, Nello, che di tutto questo era perfettamente consapevole, insistette per farmi fare qualcosa che avrebbe  potuto fargli fare una pessima figura ma che per me poteva essere la più efficace medicina per uscire da una certa condizione. Con una generosità eccezionale mi diede un’opportunità assolutamente insperata. Tutti i possibili vantaggi credo di averli colti:  mi sento molto meglio e lo devo all’impegno, all’esercizio, allo sforzo di apparire in modo accettabile che faccio ogni martedì.  A fronte di questo ogni ringraziamento appare insufficiente e banale,  ma glielo dico la stesso: grazie, Nello, fraternamente.
Ma accanto all’opportunità personale c’era anche un obbiettivo. Quando accettai il regalo chiesi a Nello di cosa pensava dovessi occuparmi. Mi disse che questo dipendeva solo da me. Che lui non solo non  avrebbe dato indicazioni, ma non avrebbe mai interferito, né avrebbe mai censurato niente di ciò che avrei detto. Allora mi diedi un obbiettivo: cercare di fare il massimo per valorizzare donne e uomini, buone scelte e situazioni varie di Lentini. Ho fatto di tutto per onorare quell’impegno. Spero di non avere deluso troppo.
La sera del 30 maggio all’Odeon-Lo Presti si è svolta una manifestazione di quelle che piacciono a me, quelle tutte volte al “positivo”. Diciamo la verità, c’è troppa gente in giro convinta che per apparire intelligenti la strada migliore sia quella di parlare male di tutto: delle persone, di Lentini, del suo sindaco e dei suoi amministratori, di tutto, insomma.  E siamo sopraffatti da lamentatori, puntualizzatori, accusatori e precisatori grandi e piccoli, tutti alla ricerca di un seguito per le loro “scoperte” e tutti alla ricerca di un nuovo titolo derivante dal dir male di tutto e di tutti.
Questa manifestazione aveva per titolo “Mi piace” e il “mi piace” era rivolto a situazioni, personaggi, figure lentinesi.
Le Associazioni che l’hanno organizzata erano l’Unione Nazionale Veterani dello Sport, con il presidente Piero Risuglia e Filippo Muscio e l’associazione Area Protetta, che ha come scopo sociale quello di far conoscere e valorizzare le risorse umane lentinesi del mondo delle professioni, della scuola, dell’arte e della cultura, con il presidente Massimo Commendatore e il vice presidente Adelfio Tocco
Hanno premiato tanti protagonisti della lunga epopea per la costruzione del nuovo ospedale e alcuni medici di grande prestigio, molti protagonisti dello sport lentinese e della zona ed anche il sottoscritto, ricordando alcune iniziative come San Valentino in poesia, la Festa del Libro e i Luoghi Gentili ed anche i contenuti di questo nostro appuntamento settimanale.
Erano presenti l’assessore Regionale Chinnici, i sindaci di Lentini e Francofonte, l’assessore Demma di Carlentini e tutti i componenti la Giunta di Lentini, segno che gli organizzatori hanno credibilità, godono di fiducia e propongono iniziative interessanti.
A Massimo, Adelfio, Piero e Filippo un grande applauso, un affettuoso saluto e un pensiero grato in attesa di tante altre serate come questa.
E ancora una volta complimenti a Silvio Breci  bravissimo e lucidissimo  per tutte le quattro ore trascorse sulla scena a commentare, presentare, intervistare. 
A tutti loro sono particolarmente grato per averci regalato dei momenti particolarmente significativi, come il ricordo del caro Emilio Mirisola, il premio consegnato ai boy scout del triangolo e la emzionante esibizione di una compagnia di danza composta in larga parte da portatori di disagio mentale. E qua ci sta un grazie anche per Eliana Lo Faro, grandiosa per averci lavorato e per averceli fatti conoscere.





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